venerdì 31 agosto 2012

Non c'è 2 senza 3 e il 4 vien da sè

Aggiornato il 08/09/2012.
Ebbene si, sembra che questa stagione dovrò cedere la gloriosa maglia n. 4.

Un'affiliazione che durava da ben 7 stagioni consecutive s'interromperà al Dual Volley Dossobuono nella stagione 2012/2013.

Nata quasi per gioco ai tempi dell'Olimpia San Giovanni (il Pollo aveva l'8 e dato che ero la metà di lui non potevo non prendere il 4) si è rinnovata la stagione successiva a Bussolengo.

Rimasto vacante anche le annate successive al Quinzano, il numero 4 mi ha accompagnato nella faticosa trasferta dall'altra parte della città in quel di San Michele prima e Colognola poi.

Ma ieri il tragico evento. Di fronte all'irremovibile Meruz ho dovuto alzare bandiera bianca.

Salutato il 4 mi accingo ad iniziare una nuova stagione col nuovo numero.

Saranno da ridere i primi riconoscimenti...

- "Modena"
- "Matteo, quat...eeeeeeehm...cazzo di numero ho?!...'speta che guardo..."

A breve le foto della nuova maglia...

Ed eccole qui!
Come si può notare il numero è cambiato ma...
...andiamo più vicino...
 ...il risultato non cambia!
Modena, Matteo 4!

 E Baz sembra subito gradire

venerdì 24 agosto 2012

Egitto 2012

Ebbene si, anche quest'anno ci siamo meritati le ferie che, come ogni anno, cadono necessariamente nel mese più economico della stagione.

Misurati decine di volte i bagagli e salutati i parenti (e BAZ) siamo pronti ad imbarcarci.

Uhhhhh, che emozione! Iniziano le ferie!
Una volta giunti a destinazione troviamo un pullmanfullcomfortchenonaveteidea con tanto di sedili e finestrini.

L'autista, probabilmente sveglio da 2 giorni consecutivi e con una voglia matta di andare a letto, non ci ha pensato su 2 volte. Caricati i bagagli, e altri 3 avventurieri, accende il reattore nucleare che sta sotto il cofano e da gas.



Probabilmente già nei primi 10 km avevamo accumulato 120/140 mila euro di multe per le contravvenzioni più disparate che andavano dalla velocità (abbiamo abbattuto la barriera del suono 3 volte e una volta abbiamo dovuto rallentare perchè la nostra ombra era rimasta indietro) all'utilizzo improprio (o mancato!) dei sistemi di illuminazione alle suonerie del cellulare più merdose della storia.

Una volta giunti a destinazione, fatti gli auguri agli ex compagni di viaggio e baciato in terra, veniamo accompagnati in stanza dal nostro egiziano di fiducia. Vi posso assicurare che non camminano come raffigurato in quei vecchi dipinti che si vedono nelle piramidi.

Un rapido check della stanza ci consente di individuare subito una simpatica feature della camera.
Metti mai che ti dimentichi la chiave puoi sempre passare dalla camera dei vicini!!!


Saldata la parcella del portantino, e anche la porta, ci tuffiamo in quest'avventura.
GNEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Che bella cosa!


Giuro che non ero ubriaco!


Finalmente relax! Pochi italiani (qui mi viene una battuta ma tralasciamo), animazione moooolto discreta (a parte un rarissimo esemplare di zoccoladegliuraliinversionescimmiaurlatrice) e ottimo e variegato cibo.

Antipasto, primo, secondo, contorno, dolce e frutta!

Bbbbbbbonooooooooo


Cullati dalle docili mani di massaggiatori/rici passiamo i primi 10 giorni a schivare proposte commerciali di ogni genere. Finchè non cadiamo nella trappola: PORT GHALIB!

Saliti sul pullman l'entusiasmo della combriccola è alle stelle.
Questo però scema repentinamente dopo aver miracolosamente evitato un frontale e saturato l'abitacolo di sostanze gassose che ricordavano vagamente la solfatara di Pozzuoli.

Arrivati a destinazione (e ringraziato il Signore come precedentemente descritto) non crediamo ai nostri occhi.

Un bellissimo villaggio turistico stile Gardaland con tanto di riproduzione fedele di Via Mazzini e simpatici autoctoni che si cimentavano nel parlare dialetti italiani e tradurre celebri massime.

Celeberrima citazione shakespeariana
Se tutto questo ha avuto un costo, vedersi spostare il volo di ritorno a propria insaputa non ha prezzo.

Per tutto questo c'è: Eden Margò.

giovedì 23 agosto 2012

Malga Maso 2.0

Eccoci, finalmente si riesce ad organizzare una sorta di Magnalonga a Malga Maso con l'ospite d'onore: BAZ!

Aperitivo in piazza a Grezzana e poi tutti alla ricerca del fresco d'altura.

Purtroppo l'organizzazione (IO) non aveva messo in conto la spiccata attititudine dei Grezzanotti...Grezzanesi...Grezzanici...quel che l'è... di spaccare i tipani (e anche qualcos'altro) con le loro meravigliose campane.

Così, ancora inebriati dal fantastico suono che riecheggiava in tutta la vallata, si impostano i navigatori: direzione Malga Maso.

Dopo la notevole prova di forza della mia manciata di ronzini sulle impervie salite della lessinia, e dopo aver rischiato di spaccare in 2 la coppa dell'olio, il miraggio!


L'affannosa ricerca di un parcheggio e di un tavolo su cui rifocillarsi mettono ai nostri eroi un leggerissimo appetito. Soprattutto vedendo i ricchi piatti che uscivano dalla cucina!!!
 

Il povero BAZ fa amicizia col Pozzo, il quale contraccambia cercando di portare il colesterolo del quadrupede oltre quota 600.

Baz: 'Tranquillo, non ho fame'

Terminato il pranzo (e le 4 bozze di rosso) abbiamo la malsana idea di intraprendere un viaggio ai confini con la realtà alla ricerca del benessere interiore.

Il Presidentissimo si mette in marcia conducendo la combriccola alla ricerca dello Zenit.

Pozzo: 'Ecco qui un bel bastone che ci salverà dagli orsi'

Martino: 'Ti e el to bastone!! Vedemo se ciapa el cell, che l'è mejo!'

Spiacente, non c'è la funivia, ragazze

'Uuuuuuffffffffff'


E daghela!

Done! Vacche pioe!!!


La Lola!

Finalmente segni di vita

Il Baz sembra divertirsi un mondo...
Ma come sempre accade, dopo 15 km di marcia serrata e 3 km di dislivello, si materializza IL MERDONE!

IL MERDONE
Il fattore ci informa che le nostre ambizioni di trovare la strada di ritorno sono praticamente nulle.
Non esiste alcuna strada per tornare al punto di partenza, nega addirittura di essere mai esistito il sentiero che ci ha condotto a lui.

Le mucche inziano a sparire, la stalla, la rimessa, gli attrezzi...tutto si dissolve!

In ultimo il fattore svanisce nel nulla.


Come per magia ci ritroviamo a casa. E' stato solo un sogno, tutto frutto dell'immaginazione...




...o forse no?
'I miei poveri piediiiiiiiiii!

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