Salvezza acquisita...bevuta garantita!
Parziali: A.P. Redskins Cavaion - Dual Volley Rima 1 - 3 21 25 15 25 25 22 19 25
19 giornate. Tante ne sono servite al “Dossobuono - quarta squadra” per conquistare una sicura salvezza in serie D. Se tralasciamo infatti l'U19, la seconda divisione maschile e gli amatori, i ragazzi allenati da Mister Pigozzi e Mistress Chiari sono infatti la punta di diamante di una società che al secondo anno di serie D ha centrato l'insperato obiettivo dichiarato: la permanenza nella categoria! I duri allenamenti nella taiga siberiana della FreddoStruttura e del Pala-ICE-tto, condotti con inflessibile disciplina dal duo di impavidi condottieri hanno fruttato copiosamente, permettendo ciò che ad agosto era solo un'azzardata speranza del Presidente Provinciale, Stefanino “il Gufo” Bianchini. I pronostici erano francamente avversi alla truppa del DS Dal Santo, il quale pur si era cimentato nel tentativo di assemblare un “13” all'altezza delle numerose e agguerrite avversarie, segnatamente nell'ambito della Verona-bene, Intrepida e Cavaion su tutte. Nonostrante ciò, sono giunti alla corte del DS atleti avvezzi alla pugna: gli inseparabili Max Belletti e Marco Sona, chiamati a ricoprire incarichi di responsabilità (rispettivamente Capitano e Insostituibile), il fidatissimo Matteo Giba Lucchese, uomo di lotta e di governo, il palleggiatore Carlino, uno che dialoga con il gentil sesso con la stessa disinvoltura con cui Gianni Agnelli trattava i domestici filippini, il ronzino di razza Matteo Modena, usato sicuro in attesa della rottamazione il primo giugno, e altri preziosissimi innesti, che non vengono citati solamente per non far torto a chi venisse accidentalmente omesso. Molti altri acquisti sono sfuggiti alle pur fitte maglie della rete di Del Santo, ma di d'eroi, si sa, sono piene le fosse. I tre punti che mancavano a Madama Aritmetica sono giunti, come sempre inaspettati, nella ridente e solatia cittadina di Cavaion, dove una masnada di pellerossa attendeva i Dualici eroi. La truppa di Do Sante è scesa in campo con Pigozzi/Chiari alla direzione, Modena opposto al palleggiatore Carlino, Sona – Lucchese duo di banda e al centro con Grubor vicino e De Santi distante. Lo scrivente non intende mascherare la propria mancanza di memoria a breve termine con azioni inventate; pertanto disquisirà di tattica e non di episodi. Il motivo dominante del gioco di Cavaion è stato un alternarsi di palle di seconda sparate dall'alto ed esperto palleggiatore e di pallette spinte alzate in banda in favore di Grassi che, a differenza della partita di andata, sembrava non solo avere voglia ma essere pure in forma! Ad onor del vero, la forma è uscita quando ormai la partita non ha più avuto nulla da offrire, nel quarto set e con i giocatori di casa in netto svantaggio.
Poche le palle giocate al centro: se a ciò si aggiunge uno scarso (in termini di distribuzione ma soprattutto di efficacia) gioco sull'opposto l'effetto è stato quello di avere una prima linea servitissima, un gioco al centro prevedibile e un fuori mano mai veramente pericoloso.
Di contro, Carlino ha risposto giocando poche palle verso l'opposto (nei primi due set), servendo molto Di Santa, che per due set ha imperversato al centro in direzione posto 5, e distribuendo il solito mare di palloni a Sona e Lucchese, che con la consueta esperienza, molte palle fuori dal muro e qualche palla pesante, hanno scavato il solco e indirizzato la partita verso un tranquillo porto nei mari del sud. Grubor nel frattempo ha lavorato bene a muro e Mattioli, pur con qualche indecisione dovuta a tensione nervosa, ha tenuto bene la ricezione. I ragazzi di Dos Santos hanno difeso anche bene, la distribuzione di Carlino, tra una nocciolina e l'altra, si è mostrata molto intelligente e spesso, con l'aiuto di Da Sento e Grubor, il palleggio ha mandato contro il muro a uno l'attaccante di mano/fuori mano. L'uso della 7 si è rivelato infatti molto efficace in queste ultime partite. La battuta è stata più che mai tattica, con Modena e Di Sirto che hanno picchiato in salto e con Grubor su tutti, ma anche Lucchese e Sona, che hanno cercato le zone di conflitto evitando il neo-libero Bertelli. Il terzo set è stato una doccia fredda per gli intrepidi Dualici: il Cavaion ha cambiato palleggio e opposto, le dinamiche sono variate di quel tanto che bastava per scombussolare gli equilibri e, complice una battuta salto flot, i ragazzi di Dal Sunto sono andati sotto anche pesantemente fino a perdere la bussola, la tranquillità fino ad allora ampiamente meritata e, ultimo ma non ultimo, pure il set. Pronti via, in campo per il quarto e il divario tra le due squadre è tornato finalmente quello rappresentato chiaramente dalla classifica. Molti errori del Cavaion, qualche bella palla di Grassi (vedi sopra) ma poco altro. Sona ha limitato il rientrante Bernabè, che non ha messo più una palla di seconda, Del Sonta e Grubor hanno marcato bene i centrali e segnato qualche punticino, Modena è tornato quella macchina da punti che si è rivelato essere durante tutto il campionato e le due bande e il libero si sono segnalati complessivamente per una ricezione non impeccabile ma sempre positiva. Hanno trovato spazio, nel sestetto, anche Capitan Belletti e Gabbo Thekingofthedancefloor Brentegani, senza far rimpiangere chi sostituivano e mettendosi in evidenza per un paio di pacche il primo e per tre belle ricezioni/difese il secondo. C'è stato pure spazio per un accenno di polemica, in merito a qualche dubbia decisione arbitrale, e per una pallonata ricevuta in viso da Grubor, senza fortunatamente conseguenze. Il risultato finale, 3-1 per gli ospiti, ha restituito giustizia all'andamento dell'intero campionato, con un Cavaion discontinuo e troppo nervoso per un campionato di vertice e un Dual sereno e consapevole delle proprie potenzialità.
Frase della settimana: “E' la mia volontà contro la vostra, e voi avete già perso”. Gunny Highway.
Score: De Suntis 8(6/10 2M) Lucchese 7(7/16) Modena 20(16/26 2M) Carlino 4(4/4)Sona 16(11/16 4M) Grubor 6(3/8 2M) Belletti 3(3/4) Mattioli L, Brentegani. N.e. Meruzzi, Todeschini, Ferrarese
Pagelle
Carlino: 7, devo ammettere che ha sbagliato gran poche partite, il nostro extracomunitario. Preciso al centro, puntuale in banda, fastidioso in battuta e a muro, buona parte della salvezza è sua! Squit.
Ferrarese: 6+, sempre alle prese con un fastidioso problema, non ha ancora ricevuto il numero giusto del Mister e non può chiamarlo per giocare!
Lucchese: 7, gioca bene come sempre, riceve bene ma devo segnalare qualche passaggio a vuoto in attacco. Infatti il Mister lo cambia in rice. Dubbioso.
Sona: 7, anche quando gioca male lui gioca bene. Figuratevi quando invece gioca davvero bene! Attento sui tocchi di seconda, finalmente trova l'intesa con Da Sento. Insostituibile. MVP.
Belletti: 6,5, uomo d'altri tempi, soffre in silenzio e quando entra è sempre caldo e incazzato. Capitano!
Brentegani: 7, vedi Ferrarese, qualcuno gli dia il cellulare del Mister per favore, con quella pacca non può giocare solo 5 punti in croce! 3 ricezioni perfette, entra nel momento più complesso e se il Dual perde il set non lo deve certo a lui. Innesto!
Grubor: 6,5, un giocatore nuovo, tranquillo, sereno, preciso in attacco e presente a muro. Batte anche bene, in pratica un nuovo acquisto!
Todeschini: 6+, relegato in panca da un Grubor in forma morde il freno e si sfoga in pizzeria! Verranno tempi migliori.
Dal Sante: 8, siamo sinceri, inutile continuare a dargli 6+, il vero Zizzaniaman scende in campo con la grinta dei tempi migliori, inizia a dispensare perle di pallavolo e quando il Mister lo informa che lo stanno raddoppiando verso posto 5 risponde con superbia “casso me ne frega Mister, ghe passo sora mi”....Molesto!
Modena: 7,5, gioca poco i primi due set, poi mostra a tutti perchè la Findus lo cerca da mesi per il ripieno dei ravioli. Vero cavallo di razza!
Meruzzi: 6+, ultimamente gioca poco e il suo umore ne risente. Ma resta al suo posto e lavora benissimo in settimana per sé e per la squadra. Maturo.
Mattioli: 6+, serata di passione per motivi personali, deve dar fondo a tutta la sua riserva di concentrazione per uscirne. E alla fine, come sempre, ne esce. Esemplare.
Castagnini: 6, non convocato ma ormai pienamente recuperato. Uno di noi!
Pablo